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lunedì 30 aprile 2012

LA VITA DI GESU' (cartoni) 1° e 2° parte


REGINA CAELI 2012-04-29

LUNEDÌ DELLA IV SETTIMANA DI PASQUA

LETTURA
Lettura degli Atti degli Apostoli 9, 31-43

In quei giorni. La Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saron e si convertirono al Signore.
A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro. Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto al corpo, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone, conciatore di pelli.                                                                 

SALMO
Sal 21 (22)

             ®  A te la mia lode, Signore, nell’assemblea dei fratelli.
             oppure
             ®  Alleluia, alleluia, alleluia.

Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe.
Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre! ®

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli. ®

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere. ®

Io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!». ®


VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 6, 44-51

In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».   

domenica 29 aprile 2012

PREGHIERA DI GUARIGIONE (El Shaddai Adonai)

CON TUTTO IL CUORE, CON TUTTA LA MENTE, CON TUTTE LE NOSTRE FORZE, NOI TI AMIAMO SIGNORE GESU'. CONSOLACI, CUSTODISCICI, GUARISCICI, LIBERACI O GESU' FIGLIO DI DAVIDE! O GESU' FIGLIO DEL DIO VIVENTE, SALVACI, ABBI PIETA' DI NOI. ABBI PIETA' DEL TUO POPOLO CHE ANELA A RISORGERE. GRAZIE GESU', GRAZIE SIGNORE, PER LE TUE CURE, PER LE TUE PREMURE, GRAZIE GESU' PER IL TUO AMORE, PER LA TUA MISERICORDIA! PASSA GESU', PASSA ANCORA GESU' IN MEZZO A NOI, COME FACEVI UN TEMPO. E GUARDACI, TOCCACI, LAVACI, PURIFICACI CON IL BALSAMO DELLA TUA MISERICORDIA, CON IL FUOCO DEL TUO AMORE, CON LA FIAMMA DEL TUO SPIRITO, CON L'ACQUA VIVA CHE SGORGA DAL TUO CUORE! RISUSCITACI O SIGNORE GESU', PLASMACI, RINNOVACI NEL CUORE, NEL CORPO E NELL'ANIMA. DONACI UNO SPIRITO DI FORTEZZA E DI SANTITA' O SIGNORE GESU', GRAZIE SIGNORE, GRAZIE GESU' PERCHE' NOI SAPPIAMO CHE SEMPRE CI ASCOLTI QUANDO INVOCHIAMO IL TUO SANTO NOME. GRAZIE GESU' PERCHE' TU HAI DETTO CHE QUALSIASI COSA NOI CHIEDIAMO NEL TUO NOME, TU CE LA CONCEDERAI. DONACI LA TUA PACE, DONACI LA TUA GIOIA, DONACI IL TUO SANTO SPIRITO, SIGNORE. AMEN

IL FUOCO DELL' INCREATO SPIRITO

GUARDATE QUESTO SITO E ESPRIMETE UN VOSTRO GIUDIZIO. GRAZIE http://elshaddaiadonai.mysiteproject.com/

sabato 28 aprile 2012

RITO AMBROSIANO - IV DOMENICA DI PASQUA


LETTURA
Lettura degli Atti degli Apostoli 20, 7-12

Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane, e Paolo, che doveva partire il giorno dopo, conversava con loro e prolungò il discorso fino a mezzanotte. C’era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti. Ora, un ragazzo di nome Èutico, seduto alla finestra, mentre Paolo continuava a conversare senza sosta, fu preso da un sonno profondo; sopraffatto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo allora scese, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: «Non vi turbate; è vivo!». Poi risalì, spezzò il pane, mangiò e, dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati.                


SALMO
Sal 29 (30)

             ®  Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.
             oppure
             ®  Alleluia, alleluia, alleluia.

Signore, mio Dio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere
perché non scendessi nella fossa. ®

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia. ®

«Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!».
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. ®


EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 4, 12-16

Carissimo, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri. Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.                                                  

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 10, 27-30

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai Giudei: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

GESU' A SUOR FAUSTINA KOWALSKA

Consigli sulla lotta spirituale di Santa Faustina Kowalska

 « Figlia Mia, voglio istruirti sulla lotta spirituale.

 1. Non confidare mai in te stessa, ma affidati completamente alla Mia volontà.
 2. Nell'abbandono, nelle tenebre e nei dubbi di ogni genere ricorri a Me ed al tuo direttore spirituale, che ti risponderà sempre a Mio nome.
 3. Non metterti a discutere con nessuna tentazione, chiuditi subito nel Mio Cuore ed alla prima occasione rivelala al confessore.
 4. Metti l'amor proprio all'ultimo posto, in modo che non contamini le tue azioni.
 5. Sopporta te stessa con molta pazienza.
 6. Non trascurare le mortificazioni interiori.
 7. Giustifica sempre dentro di te l'opinione dei superiori e del confessore.
 8. Allontanati dai mormoratori come dalla peste.
 9. Lascia che gli altri si comportino come vogliono, tu comportati come voglio Io da te.
 10. Osserva la regola nella maniera più fedele.
 11. Dopo aver ricevuto un dispiacere, pensa a che cosa potresti fare di buono per la persona che ti ha procurato quella sofferenza.
 12. Evita la dissipazione.
 13. Taci quando vieni rimproverata.
 14. Non domandare il parere di tutti, ma quello del tuo direttore spirituale; con lui sii sincera e semplice come una bambina.
 15. Non scoraggiarti per l'ingratitudine.
 16. Non indagare con curiosità sulle strade attraverso le quali ti conduco.
 17. Quando la noia e lo sconforto bussano al tuo cuore, fuggi da te Stessa e nasconditi nel Mio Cuore.
 18. Non aver paura della lotta; il solo coraggio spesso spaventa le tentazioni che non osano assalirci.
 19. Combatti sempre con la profonda convinzione che Io sono accanto a te.
 20. Non lasciarti guidare dal sentimento poiché esso non sempre è in tuo potere, ma tutto il merito sta nella volontà.
 21. Sii sempre sottomessa ai superiori anche nelle più piccole cose.
 22. Non t'illudo con la pace e le consolazioni; preparati a grandi battaglie.
 23. Sappi che attualmente sei sulla scena dove vieni osservata dalla terra e da tutto il cielo; lotta come un valoroso combattente, in modo che Io possa concederti il premio.
 24. Non aver troppa paura, poiché non sei sola "

Quaderno n. 6/2 di Suor Faustina

Giovanni Paolo II - Jesus Christ You are my life

RITO AMBROSIANO SABATO DELLA III SETTIMANA DI PASQUA


Atti degli Apostoli 9, 17-25

In quei giorni. Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo» E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.
Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.                               

SALMO
Sal 65 (66)

             ®   Grandi sono le opere del Signore.
             oppure
             ®   Alleluia, alleluia, alleluia.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! ®

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. ®

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno. ®


EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 12, 21-27

Fratelli, non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.           


VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 6, 30-35

In quel tempo. La folla disse al Signore Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».