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martedì 17 luglio 2012

SANTA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A LUZ DE MARIA 14 APRILE 2011


"Miei amati, con l’approssimarsi della commemorazione del Mio Sacrificio Amoroso per tutta l’umanità, vi esorto a riflettere seriamente sugli istanti che ci attendono. Prima del calar della notte, avvicinatevi al Mio Amore e permettetemi di illuminarvi con la Mia Misericordia".

ACCOMPAGNATEMI, NON DATE ALTRO SIGNIFICATO A QUESTA CELEBRAZIONE DELLA SETTIMANA SANTA.

TESTIMONIANZA DI LUZ DE MARÍA
IN RELAZIONE ALLA  SANTA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
14 APRILE 2011

GESÙ CONDIVIDE LE SUE ULTIME SOFFERENZE CON LUZ DE MARÍA,
SUA PROFETESSA E SUA ANIMA VITTIMA.



INTRODUZIONE
Per misericordia infinita, il mio Divino Sposo Gesù si è degnato di manifestare la Sua Passione attraverso il mio debole corpo, per permettermi di condividere con Lui le sofferenze della Sua Dolorosa Passione.
Che ogni cosa sia in nome della “maggior gloria di Dio e della salvezza delle anime”. Amen.

TESTIMONIANZA
Di seguito riporto ciò che Nostro Signore Gesù Cristo mi ha permesso di vivere ieri, in particolare le “TRE ORE DI AGONIA SULLA CROCE”.

Egli mi rende partecipe della Sua Santa Passione. E ieri ho vissuto e sentito le sofferenze che il Mio amato Signore Gesù Cristo ha provato negli ultimi istanti della Sua Crocifissione.

Sulla Croce, il Re di tutto il creato è stato sempre attorniato dagli Angeli, che non si sono allontanati da Lui un solo istante. Essi hanno accompagnato il Loro Re con sommo raccoglimento, venerazione e dolore.

Prima di questa scena finale, tutto ciò che è stato creato dalla Mano del Padre sussulta.

Il mio Amato è Incoronato di Spine, che graffiano la Croce e penetrano nella parte posteriore del Suo Santissimo Capo. Il dolore di ogni istante si intensifica per le nuove sofferenze alle quali viene sottoposto.

Egli subisce le conseguenze della superbia umana nel Suo stesso Corpo, mentre il Suo Spirito si manifesta sotto forma di Amore infinito per noi. Così, Egli si consacra interamente all’umanità e offre la Sua Santa Passione per espiare i peccati di tutte le generazioni.

Rendendomi partecipe del Suo dolore, per ogni spina che affonda con più forza nel Suo Divino Capo, Nostro Signore ci offre le Sue sofferenze anche per il perdono dei pensieri malvagi degli uomini, delle cattive azioni, dell’intelligenza mal utilizzata, delle menti che attentano in modo perverso al dono della vita, del rancore, dell’impazienza e degli altri atti di ingratitudine.

Sento le mie mani strapparsi sotto il peso del corpo, che viene attirato verso il basso per la legge di gravità e fa sì che le mie mani giunte, unite a quelle del mio Gesù, mi dolgano atrocemente.

Ma più che il dolore causato dai chiodi, rivivo in me quello che il mio Amato sente nelle Sue Viscere, un dolore che supera ogni sofferenza fisica. Un dolore di Amor Sublime: il dolore del Re che viene costantemente crocefisso a causa delle cattive azioni commesse per mano dei Suoi figli. Dopo tante ore di fatica le mie dita s’intorpidiscono e sento che il freddo le invade quando il sangue smette di circolare. A tratti, le dita livide riprendono vita, quando le creature umane riparano ai danni commessi di loro propria mano. Ora Gesù considera tutte le consacrazioni realizzate per abitudine, o senza fede, ne prova dispiacere e vi pone riparo, ma si duole anche per gli omicidi, le rapine, i peccati della carne, gli aborti e tutti i peccati che gli uomini commettono con le proprie mani.

Non posso ignorare la mia gola, costretta a condividere questo sapore amaro che giunge fino a essa quando i succhi gastrici risalgono e bruciano senza sosta e, con essi, il sangue sale e quasi mi causa asfissia; la respirazione si interrompe e, quando respiro, torna continuamente il senso di soffocamento, le nausee non si fanno attendere e nell’affanno per cercare di non smettere di respirare, inalando con forza, i liquidi entrano rapidamente nei polmoni. La respirazione si interrompe di nuovo e diventa ancora più difficile. E Gesù Divino mi esorta a riprendermi, a non lasciare che questo soffocamento sia più forte del Suo Amore per l’umanità. E io, insieme al Mio Gesù, chiedo perdono per ogni parola uscita dalla bocca dell'uomo, per ogni diffamazione, per ogni calunnia, per ogni sentimento d’odio, per ogni sussurro, per ogni cattiveria proferita con piacere e consapevolezza e per tutto ciò che non sia parola di benedizione.

Senza lasciarsi sopraffare da questo grado supremo di dolore, il Mio Gesù mi esorta a rimanere con Lui sul Sacro Legno e a sopportare con amore le sofferenze che si acuiscono con sempre maggiore intensità. Gli spasmi nell’apparato digerente sono continui. Il Divino Corpo è stato percosso incessantemente, dalla notte in cui Egli fu arrestato fino a questo momento sulla Croce. Il sangue dell’emorragia interna provocata dai colpi, fuoriuscito attraverso le ferite della flagellazione, si è sparso lungo il cammino. Non c’è carne sopra le ossa, vedo gli Angeli che raccolgono in alcuni calici questo Sangue Divino, frutto di Redenzione per tutto il genere umano.

La gola è talmente secca che anche la saliva e i succhi gastrici non risalgono più e la bile lascia un sapore amaro in bocca. HO SETE! esclama Gesù… e gli porgono dell’aceto; ed è in questo aceto che si rispecchia questa generazione in particolare, una generazione che gli ha fatto e gli fa bere fiele amaro.

Le mie gambe tremano e, mentre il nostro Amato Gesù si immola per l’espiazione dei peccati dell’umanità, Egli si appoggia sui Piedi feriti e trafitti dall’enorme chiodo che sembra convertirsi in pesante catena, che invece di permettere all’umanità di incamminarsi verso la vita eterna, la trattiene schiava del peccato. I tendini lesionati si spezzano e i muscoli delle gambe appaiono evidenti. E vedo come la furia dell’uomo non ha lasciato la pelle sul Corpo del Re. I carnefici hanno scaricato con accanimento sull’Agnello Divino tutto l’odio dell’umanità, è un Corpo che sanguina interamente, impressionante, un Corpo Santissimo che non si cura di se stesso e che con Amore Infinito offrirà fino all’ultima goccia del Suo Preziosissimo Sangue per lavare i peccati dell’umanità che ama, ama…

In questo momento non sento più le gambe. Gesù mi guida a chiedere perdono per i passi infangati dalla malvagità del genere umano. Le mie gambe tremano sentendo i passi ingigantiti dell’umanità in corsa, mossa dal male che cerca di strapparle l’anima. Tremano guardando l’umanità mentre corre dietro a falsi dei che causano la guerra, l’incertezza, la lussuria. Tremo di fronte a un’umanità che priva Gesù del Suo Regno e lo rinnega. L’amore per le Sue creature è così forte che Gesù si immola per loro e, innalzando il Suo stesso Cuore, rivolge a Suo Padre le parole che contengono tutta la Sua essenza: “PADRE, PERDONALI PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”!

Queste parole, colme dello stesso Germe del Divino Amore, scuotono la Creazione intera, che ammutolisce nel vedere la crudeltà dei Suoi nemici, che come una lancia attraversa il Fianco del Re e Signore di tutto il creato. Ferita che ora si apre più in profondità a causa degli atti commessi contro la santità del ministero Sacerdotale, ferita che in questo momento lacera il Corpo Mistico, ferita di avversione da parte di quelle persone consacrate che offendono questo ministero e lo profanano senza timore alcuno.

Ora il mio corpo è sostenuto solo dall’Amore, dall’Amore, e con questo il mio Signore Gesù Cristo vuole dirmi: Figlia, guarda la potenza del Mio Amore! Una goccia, un sospiro del Mio Amore dà la vita. E io lo depongo davanti all’uomo. PRENDILO, PRENDILO UMANITÀ, PRENDILO, BEVI IL MIO AMORE!

La vista si annebbia e il mio corpo, unito a quello di Gesù, sente che si sta disidratando completamente. Vedo una ferita di amore supremo sospesa sul Sacro Legno. Ora il mio Divino Gesù si prepara a esalare il Suo Spirito, tutti gli Angeli piangono di fronte a questa scena indescrivibile con parole umane ed esclamano: Cosa ti hanno fatto, Re, cosa ti hanno fatto coloro che ami!... Inginocchiandosi ai piedi della Croce di gloria e maestà, guardano il Divino Corpo tremante.

Le Divine Labbra sono nascoste da un Volto che, pur essendo gonfio, non può celare tanta infinita bellezza, tanto infinito amore e…osservo quegli Occhi Divini che in questo istante guardano la Madre e il Suo amato discepolo e, attraverso questo discepolo, vedono tutte le anime fedeli che offrono la loro vita per amore di Lui, di Sua Madre e del prossimo.

Si fonde al Sacro Legno e rivolge il Suo sguardo al Cielo e in segreto parla con il Padre Suo:

“Qui giace il Tuo Amore per gli uomini, qui Mi sacrifico per ognuno di loro, qui su questa Croce è sospeso Tuo Figlio. Padre! Per amore accetta la mia espiazione per ognuno di loro, di tutti i tempi. Padre! Perdona il Tuo Popolo e donagli la salvezza. Qui nasce la Mia Misericordia, su questo Legno salvo ogni peccatore pentito. Non ci sarà nessuna creatura umana veramente pentita che la Mia Misericordia non potrà raggiungere. Qui giace, Padre, il Tuo Amore per i Tuoi figli, qui, in Tuo Figlio”.

E con profonde sofferenze, atroci sofferenze, infinite sofferenze, Nostro Gesù riscatta quelle anime nell’ultimo alito di vita, strappandole dalle mani del maligno.

Vedo, sento tutta la creazione ammutolire. Il silenzio è silenzio vero, non si ode rumore alcuno, tutto tace.

Il Figlio di Dio e Salvatore dell’umanità è scosso da brividi in tutto il Corpo e fin nel profondo del Suo Essere, i raggi di una luce misericordiosa raggiungono tutti gli esseri umani…e Gesù esala il Suo Spirito.

La terra geme e sussulta, le acque si agitano, il vento soffia con forza, la natura grida.
L’inferno trema di fronte al trionfo dell’Amore Divino.

Il sole si oscura, le stelle si spengono, la luna si offusca, rendendo grazie al Re vittorioso.
                                                                                          
Questo è il resoconto di come ho vissuto gli ultimi istanti del Mio Amato Gesù sulla Croce.

Prostrata di fronte al mio buon Gesù Crocifisso e unita a tutta l’umanità, pronuncio queste parole con tutto il mio amore:

“OH CRISTO TI ADORIAMO E TI BENEDICIAMO
PERCHÉ CON LA TUA MORTE E LA TUA SANTA CROCE HAI SALVATO IL MONDO”. AMEN.

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