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martedì 14 agosto 2012

14 Agosto: San Massimiliano Maria Kolbe


SAN MASSIMILIANO KOLBE nacque in Polonia nel 1894

All’età di circa 10 anni, ebbe una visione della Beata Vergine Maria che gli offrì due corone, una bianca ed una rossa, simbolo di purezza e martirio. Il bambino scelse entrambe, un’anticipazione del cammino della sua vita. 

Nel 1910, entrò nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Per gli studi teologici venne mandato a Roma dove, il 16 ottobre 1917, fondò la M.I.. Ordinato sacerdote nel 1918, Padre Massimiliano fece ritorno in Polonia dove prese il via la sua instancabile attività missionaria. Diede inizio ad una rivista mensile, fondò due centri di evangelizzazione dedicati alla Vergine Immacolata: Niepokalanów, la “Città dell’Immacolata”, in Polonia, e Mugenzai no Sono in Giappone, sognando simili centri missionari in tutto il mondo. Per meglio “condurre il mondo a Cristo attraverso l’Immacolata”, i frati utilizzavano le tecniche più moderne. San Massimiliano fece uso di una radio ad onde corte e avrebbe voluto dar vita anche ad uno studio cinematografico. 

Nel 1939, durante la seconda guerra mondiale, a Niepokalanów accolse migliaia di rifugiati, specialmente Ebrei. 

Nel 1941, san Massimiliano venne arrestato dalla Gestapo e poi deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove offrì la propria vita al posto di un altro prigioniero condannato a morte nel bunker della fame. 

Morì il 14 agosto 1941, in seguito ad un’iniezione di acido fenico. 

Il Papa Giovanni Paolo II lo ha canonizzato come Martire della Carità il 10 ottobre 1982. 

San Massimiliano Kolbe è considerato patrono dei giornalisti, delle famiglie, dei carcerati, delmovimento per la vita, delle persone tossicodipendenti e di coloro che soffrono per disordini alimentari

San Massimiliano è stato teologo mistico d’avanguardia. Le sue intuizioni sull’Immacolata Concezione hanno anticipato la mariologia del Concilio Vaticano II e hanno contribuito a sviluppare la comprensione ecclesiale del ruolo di Maria nel Piano della salvezza. Il suo pensiero mariano riecheggia oggi nel magistero mariano di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.

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