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lunedì 3 settembre 2012

OMAGGIO A SANTA ROSALIA



I secoli passati sono stati teatro di malattie che prima di essere state completamente debellate hanno mietuto davvero tante tante vittime praticamente in ogni parte del mondo. Una situazione simile l’ha avuta proprio la città di Palermo nel 1624, colpita da una terribile epidemia di peste. Naturalmente si provava a fare qualcosa, ma era tutto pressoché inutile; non restava quindi che pregare.
A quei tempi le Sante a cui ci si rivolgeva erano Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant’Oliva e Sant’Agata (sono le patrone che ritroviamo nei quattro canti di Palermo nel centro storico), già allora considerate protettrici della città. La leggenda narra di un tale che di mestiere faceva il saponaio che, in quel periodo, ebbe una visione di una donna (Rosalia appunto), la quale gli indicò una grotta in prossimità di Monte Pellegrino dove avrebbe trovato le sue spoglie che, se portate in processione, avrebbero debellato “il male nero”Così accadde: il 15 luglio 1624 una processione guidata dall’Arcivescovo portò le reliquie per le vie della città. Risultato: pochi giorni dopo la peste fu debellata. Da quel momento iniziò il culto che, salvo pochissime volte, mai si interruppe. Nonostante il miracolo però, Rosalia fu proclamata Santa solo 6 anni dopo.
4 settembre – Giorno di S. Rosalia (nel calendario civile) la città di Palermo fa il suo omaggio alla sua patrona con la celebrazione delle messe per tutto il giorno ma anche nell’arco del mese di settembre ogni domenica è solennità. La tradizione inoltre si fonde con riti particolari, è usanza infatti che le spose di settembre donano il proprio bouquet alla Santuzza  in segno di benedizione della nuova coppia.
Una festa davvero molto particolare che ogni anno riesce a calamitare tantissime persone, dall’Italia e dall’estero. Un culto che fa anche sicuramente tanto bene al turismo della nostra magnifica Isola e che permette di scoprire le tradizioni e le radici più profonde.



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