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martedì 18 febbraio 2014

RITO AMBROSIANO - Mercoledì della settimana della VI domenica dopo l’Epifania

Lettura del libro del Siracide 27, 16-21

Chi svela i segreti perde l’altrui fiducia / e non trova più un amico per il suo cuore. / Ama l’amico e sii a lui fedele, / ma se hai svelato i suoi segreti, / non corrergli dietro, / perché, come chi ha perduto uno che è morto, / così tu hai perduto l’amicizia del tuo prossimo. / Come un uccello che ti sei fatto scappare di mano, / così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai. / Non inseguirlo, perché ormai è lontano, / è fuggito come una gazzella dal laccio. / Perché si può fasciare una ferita / e un’ingiuria si può riparare, / ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.


Salmo
Sal 89 (90)

   ®   Donaci, Signore, la sapienza del cuore.

Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
e il loro agitarsi è fatica e delusione;
passano presto e noi voliamo via. ®

Chi conosce l’impeto della tua ira
e, nel timore di te, la tua collera?
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio. ®

Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. ®


Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Marco 9, 33-37

In quel tempo. Il Signore Gesù e i discepoli giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

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